Ravenna a Londra: La Maestosità dei Mosaici Antichi
- Silvia C.
- 25 lug
- Tempo di lettura: 3 min
L’Istituto Italiano di Cultura di Londra ospita una mostra davvero particolare e interessantissima: THE ANCIENT MOSAICS OF RAVENNA – The Collection of the Copies.
Le copie, visibili dal 15 luglio al 25 settembre, fanno parte del patrimonio UNESCO della città di Ravenna e sono state realizzate negli anni ’50. I mosaici di Ravenna rappresentano una delle più alte forme d’arte del periodo tardoantico e dell’alto Medioevo, riflettendo l’intensa interazione culturale tra le tradizioni romane, bizantine e locali.

L’arte del mosaico si sviluppò tra il V e il VI secolo, influenzata inizialmente dalla tradizione romana e successivamente arricchita dal contributo bizantino. Le tessere, piccoli frammenti di pietra, venivano sapientemente assemblate per creare immagini di straordinaria complessità, vivacità cromatica e raffinatezza tecnica.
Uno dei primi esempi di mosaico ravennate si trova nel Mausoleo di Galla Placidia, risalente al V secolo, le cui copie saranno in mostra all’Istituto, insieme a quelle del Battistero Neoniano, della Basilica di Sant’Apollinare Nuovo e della Basilica di San Vitale. Quest’ultima ospita forse il massimo esempio dell’arte musiva ravennate, con mosaici che esaltano potere e sacralità delle figure imperiali.
La tradizione musiva di Ravenna è rinomata in tutto il mondo e ha trasformato la città in un centro di eccellenza artistica, stimolando anche la crescita di attività contemporanee legate all’artigianato, all’arte e al restauro.
La collezione, di proprietà del Comune di Ravenna e organizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura, è stata esibita in numerose città italiane e internazionali, contribuendo alla promozione dell’arte del mosaico ravennate a livello globale.

La mostra è stata inaugurata il 15 luglio con l’evento RAVENNA, CITY OF MOSAICS, che ha visto protagonista l’archeologa bizantinista Judith Herrin — docente emerita al King’s College London e alla Princeton University, nonché autrice del libro “Ravenna, Capital of Empire, Crucible of Europe” — in conversazione con Maria Grazia Marini, direttrice dell’Ufficio del Turismo di Ravenna.
Le copie esposte provengono anche dalla Basilica di Sant’Apollinare in Classe, dal Battistero degli Ariani, dal Palazzo di Teodorico, dalla Villa Romana di Russi (la meglio conservata nel Nord Italia) e dal Mausoleo di Teodorico, struttura che fonde architettura classica con influenze gotiche e orientali.

Queste opere raccontano la storia di una città che fu capitale dell’Impero Romano d’Occidente, del Regno Ostrogoto e dell’Esarcato bizantino. Nel VI secolo, Ravenna divenne un crocevia tra cultura romana e germanica, esprimendo il massimo splendore dell’arte musiva.
I mosaici della Basilica di San Vitale, che raffigurano l’Imperatore Giustiniano e l’Imperatrice Teodora, mostrano un’evoluzione: non solo immagini religiose, ma anche “di Stato”, in cui il potere terreno si fonde con quello spirituale.
Le copie in mostra, realizzate negli anni ’50 da maestri mosaicisti ravennati coinvolti nel restauro degli originali (i restauratori italiani sono tra i migliori al mondo, sottolinea Herrin), saranno visibili fino al 5 settembre.
La mostra è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle 10:00 alle 17:00, presso l’Istituto Italiano di Cultura a Londra.

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