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Silvia C.

Per le strade di Londra: Crossbones Graveyard

Passeggiando nelle viuzze tranquille di London Bridge, in fondo a un parcheggio, ci si trova davanti a un cancello, l’entrata di un giardino curioso, con teschi e strani simboli. È Crossbones Graveyard, il cimitero delle “donne nubili”, come venivano chiamate le prostitute, che non potevano essere sepolte in terra consacrata e quindi dovevano avere un cimitero a parte.


poster in bianco e nero raffigurante un teschio
Poster affisso all'entrata del cimitero

Tra i luoghi storici più curiosi di Londra, questa zona lungo il fiume Tamigi, chiamata "The Liberty," era nota come la Londra senza legge. Dal 1400 fino al 1700 fu una zona franca sulla quale il Mayor non aveva autorità, né i suoi gendarmi. Qui vivevano malviventi di ogni tipo, marinai, attori, contrabbandieri; era la zona dei bordelli, dei teatri, dei magazzini di ogni tipo di merce, e dei giochi d’azzardo. L’unica autorità in questa zona era il vescovo di Winchester, che aveva un palazzo (anche se non ci viveva) di cui è rimasta soltanto la navata della piccola chiesa. Per ogni attività, almeno teoricamente, bisognava chiedere il suo permesso (secondo un ordine firmato da Thomas Becket) e a lui dovevano pagare le tasse i bordelli e le prostitute, che erano chiamate le “Anatre di Winchester.” La più antica mappa della zona giunta fino a noi, che contiene anche il sito del piccolo cimitero, risale alla seconda metà del ‘500.


Nel piccolo cimitero non c’erano lapidi vere e proprie, ma sassi con disegnata un’anatra, quasi sempre senza nome; oppure tumuli di terra con piccoli mosaici rudimentali rappresentanti un’anatra e pezzi di legno con un’anatra intagliata. C’erano anche alcune statuette della Madonna con una piccola anatra nel palmo della mano. Anche i figli delle prostitute venivano sepolti qui.


Foto di un mosaico raffigurante un'oca rossa su fondo azzurro
Un mosaico usato come lapide


Crossbones Graveyard fu attivo fino al ‘700 (nell’ultimo periodo vi si seppellivano anche i suicidi), quando Cromwell lo fece chiudere, insieme a tutte le particolari attività della zona. Gli archeologi del Museum of London affermano che sotto il giardino, che all’epoca era un po’ più grande, ci sono probabilmente ancora circa 15.000 scheletri di quelle donne e dei loro figli.


Anche dopo la sua chiusura, però, è rimasto un luogo particolare, dove la gente andava ad appendere singolari ex-voto all’unica cancellata rimasta in piedi, come gli ex-voto lasciati nelle chiese per i santi. E ancora oggi continuano a farlo: quella cancellata è piena di biglietti, nastri e strani oggetti, con i quali si fanno richieste alle “Anatre di Winchester.”

Nel XIX secolo il piccolo cimitero fu utilizzato nuovamente, con accanto un nuovo spazio per i morti di colera che infestava la zona adiacente, poverissima e sporchissima, i cui cadaveri venivano spesso utilizzati per lezioni di anatomia al vicino Guy’s Hospital. Fino alla sua chiusura definitiva, che avvenne nel 1853.


La prima menzione delle “Winchester geese” di cui si ha notizia si trova nell’Henry VI di Shakespeare.



Disegno di una mappa della zona chiamta "the Liberty", a Londra
Mappa di "The Liberty"

In fondo al piccolo giardino si trova una mappa che mostra tutta l’area di The Liberty e i suoi confini, insieme alle parole di una delle donne di questo giardino senza Dio:

I was born a Goose of Southwark by the grace of Mary Overie, whose bishop gives me licence to sin within the Liberty.

[Sono nata come un’Anatra di Southwark per grazia di Mary Overie, il cui vescovo mi concede il permesso di peccare all'interno della Liberty]



Sul muro opposto, poco prima dell’uscita, è incisa una frase dal Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare:

Lord, what fools these mortals be.

[Oh signore, che sciocchi sono questi mortali.]

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